Trilogia Elettronica

l'EP "Trilogia Elettronica" è strutturato sull'alternanza di due elementi ritmici (il primo più delicato nelle ritmiche del secondo) inframmezzati da una traccia ambient e quasi completamente priva di elementi percussivi.

"I Elemento" è l'inizio della raccolta ed è un brano caratterizzato dalla presenza di due fasi : una prima fase di preparazione con kick irregolare dove predomina il fondo sonoro che, poco a poco, accenna la costruzione di una ritmica e di una struttura ambientale di fondo. Successivamente nella seconda fase la ritmica si stravolge e prende piede con ritmo regolare, il tutto accompagnato da lead dai toni acid ed effetti sonori che ricordano quasi una voce.
Anche le percussioni diventano più presenti e assumono sfumature tribali che ritroveremo poi nell'ultima traccia "II Elemento". Per la realizzazione di alcuni suoni mi è stato di ispirazione il cinema Nord Europeo e il filone deep techno italiano.

"Interferenza" è quasi completamente priva di ritmica, ciò che vi è di ritmico è usato allo scopo di arricchire e caratterizzare in alcune fasi il fondo sonoro. Pad e field recordings si susseguono in un complesso in continua evoluzione ed intrecciati fra di loro costituiscono il corpo della traccia. I suoni cambiano lentamente conferendo al brano una lunghezza totale di circa 9 minuti, in cui il sound, senza mai ripetersi, cerca di avvolgere e catturare l'attenzione di chi ascolta.
Come per il brano precedente l'ispirazione più forte è senza dubbio stata presa da alcune OST in questo caso di film di genere fantascientifico. Le sfumature di genere "drone" sono protagoniste.

In "II Elemento" terza ed ultima traccia dell'EP, tornano come anticipato le percussioni tribali questa volta accompagnate da una ritmica più regolare e dritta. La dinamicità della traccia è strutturata sulle numerose pause che offrono l'occasione per l'inserimento di nuovi suoni e piccole variazioni su quelli già presenti. Nel suo insieme "II Elemento" presenta tonalità oscure e profonde tipiche della Deep techno italiana e nord europea.

Il lavoro nella sua interezza si interfaccia per lo più con suoni eterei e naturali, rendendo maggiormente protagonisti le sensazioni e gli ambienti rispetto alle ritmiche, quasi sempre presenti ma in maniera sottile e riempitiva.

Photo taken by Emiliano Bossoletti